venerdì 4 maggio 2012

ancoraggi

succede a volte
(è successo a me)
che la vita
ti si aggrovigli addosso
e
all'improvviso
ti lasci
senza fiato
senza ossigeno
senza respiro

l'istinto
ti spinge a lottare
a cercare una strada
una via
per sbrogliare l'imbroglio
tirar fuori la testa
riprederti l'aria

ognuno
ha le proprie strategie
qualcuno gioca in difesa
altri in attacco
per quanto mi riguarda
io
cerco un appiglio
un ancoraggio
qualcosa a cui guardare
insistentemente
mentre il mondo
impazzito
mi si attorciglia intorno

e mentre mi concentro
sento
diminuire la stretta

5 commenti:

  1. anche io ho i miei ancoraggi: le amiche blogger con le loro aperture, cucinare, disegnare, suonare e cantare con il mio piccolo... e, dopo, l'ossigeno che respiro è il più dolce del mondo!

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  2. Io mi ancoro scrivendo, dando un nome preciso al groviglio. Mi piacciono tanto le tue parole!

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  3. In genere quando sento quelle morse che ti attanagliano, cerco di guardare i miei figli e già sento che il respiro è meno affannoso. Un abbraccio

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  4. difesa e attacco...penso che bisognerebbe saperli usare enbrambi a seconda dei momenti e delle situazioni.
    Ma è vero, ognuno scopre il proprio modo personale per fare chiarezza.
    un abbraccio

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  5. mi sono resa conto, leggendoti, che - inconsapevolmente - ho sempre usato la tua strategia.

    baciuz.

    (il mondo e la vita, poi, si sgrovigliano. io lo so. accadono cose e si trovano soluzioni. però quando si è stretti dentro in mezzo al groviglio, solo quello si vede)

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