lunedì 26 marzo 2012

lo zen e l'arte di crescere i figli #1 lasciarli entrare

Al termine di un week-end faticoso durante il quale si sono alternate laringiti con febbre, partite di pallone, corse campestri, laringiti senza febbre, le onnipresenti pulizie (mai terminate), paginate di compiti, molte coccole, qualche urlo, numerosi pasti, musica, silenzio e via discorrendo, Wildberry mi comunica tutto contento:
-a proposito, lunedì ho invitato quattro compagni a pranzo.

Non è che uno vuole dire sempre no.

(E' proprio che nel frigo non è rimasto niente e lunedì mattina io lavoro e poi vado a prendere Beanberry) e...
l'ho guardato negli occhi e...
- dai!- mi sono detta
-ma sì, dai - gli ho detto mentre un sorriso impertinente gli accendeva il volto

E così oggi sono uscita dal lavoro un quarto d'ora prima e ho comprato pesto, trofie e del formaggio.
E prima che arrivassero ho dato anche una pulita al bagno.
(non che qualcuno si sia lavato le mani prima di mangiare).
In compenso hanno fatto fuori tutto, senza complimenti, e hanno bevuto litri d'acqua mentre raccontavano, parlando tutti insieme, di questo di quello e di chissà cos'altro.
Tra un piatto e l'altro da riempire io li guardavo attentamente cercando di fissare quel momento.
Per gli anni a venire.

Ma era già passato.
Ed erano già di là che giocavano a calcetto, ripassavano storia, cercavano un video su youtube, reclamavano a gran voce la merenda
Perchè si sa che tutto scorre. Soprattutto a dodici anni.

Quello che invece spesso dimentichiamo, è  che i momenti più felici sono gratis,  non costano niente.

Solo la fatica di lasciarli entrare.


8 commenti:

  1. clap clap clap.
    e grazie per la condivisione!!!

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  2. Cade a fagiolo questo post, vero? Lasciare entrare, bellissima immagine, io la porta la apro e stiamo a vedere ...

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  3. mi sono persa alcuni post...latito dal web ultimamente...ma ora recupero! è sempre un piacere passare da qui :)

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