lunedì 12 marzo 2012

Calma

Ero una strana ragazzina, non c'è dubbio.
Ricordo che osservavo le persone affrettarsi per le strade, negli uffici, nei negozi e non riuscivo proprio a venire a capo di tutta quella agitazione: "perchè affannarsi tanto" mi dicevo " il mondo va avanti lo stesso". 
Mi inquietava il modo in cui gli adulti che conoscevo prendevano sul serio i loro impegni: "non penserà veramente che sia così importante" riflettevo, vedendo mia madre incupirsi per qualcosa che non era riuscita a terminare     
 (che poi, se ci penso, era un mondo più rilassato di questo in cui io vivo adesso).

Quello che non sapevo allora e  che so adesso è che quella roba lì è come un virus e "si attacca". Comincia lentamente, crescendo, e in men che non si dica ti divora l'anima.

E tu corri!

Corri.

A nche quando sei in anticipo (ok, raramente!).
Anche quando sei ormai, irrimediabilmente, in ritardo.
Anche quando sei in vacanza.
Anche quando eri uscito solo per goderti il paesaggio.
Anche quando ti pagano lo stesso.
Anche quando non ti pagano comunque.

Tu corri. Corri. Corri...

E somigli sempre più all'inquietante coniglietto...

Però di sicuro c'è una cura.

Così, con tutte le mie forze, sto frenando.
(Potete sentire il rumore delle gomme, l'odore provocato dall'attrito).

Io rallento, e freno.

E respiro

5 commenti:

  1. ...tu metti per iscritto i miei pensieri!!
    tu corri, corri...questa sono io! ma ce la posso fare! :)

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  2. passo di qui per caso e mi piace il tuo blog! le tue parole...sante parole...fanno riflettere e rallentano questo ritmo di vita sempre troppo veloce!!! a presto ciao Barbara

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  3. Bellissimo! Quanto è vero: frenare,fare un respiro e poi ripartire con meno affanno e più lucidità :)

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